Se tutti potessero adottare e applicare una tecnica per migliorere il proprio stile di vita, l'assertività sarebbe la "panacea" per vincere gli effetti dell'ansia sociale, ma bisogna partire da due concetti estremi di interagire con gli altri. Un estremo è quello dell'eccessiva passività delle persone che non si mettono mai in discussione pur di raggiungere un obiettivo. L'altro è quello dell'eccessiva aggressività, persone che intimoriscono gli altri e che non esitano ad urlare pur di raggiungere un obiettivo.
L'ASSERTIVITA' invece, è quella capacità di esprimere i propri sentimenti, scegliere come comportarsi in un dato contesto, difendere i propri diritti...e ancora modificare i propri comportamenti in modo propositivo, costruttivo e positivo. Da
genitori ci ha permesso di esprimere i sentimenti spontaneamente con nostro figlio, con gesti o parole a volte abortite per timidezza, a salutare le persone in modo estroverso e caloroso, sostituendo il semplice " CIAO!" in
"Che bello rivederti...!"e che belle le espressione del nostro viso e l'intonazione delle nostre voci quando comunicano gli stessi sentimenti delle parole! Quella formidabile
capacità empatica che ci permette di leggere e capire non solo le emozioni che nostro figlio esprime a parole, ma anche quelle che, consapevolmente sono espresse con il tono di voce, i gesti e la mimica facciale. Grazie a questa tecnica, noi genitori possiamo usare la nostra autorità in maniera responsabile, tenendo conto dei sentimenti e delle capacità di nostro figlio, favorendo la
comunicazione diretta,
la collaborazione,
l'ascolto,
la difesa dei propri interessi, il rispetto dell'altro, consentire a nostro figlio di capire chiaramente cosa aspettarsi da noi. Dopo l'esperienza con l'esperta riusciamo a comunicare meglio non nostro figlio poichè rischiavamo di essere ripetitivi: - Fa' i compiti...Sei pasticcione... Basta guardare la televisione... Metti a posto i giochi...Lavati le mani...Potevi fare meglio a scuola...Non disturbarmi adesso...- .
Ora cerchiamo di ripetere le stesse cose ma in modo diverso; sediamoci affianco a lui, guardiamolo negli occhi aspettando una sua risposta...e prima di dire la nostra, riflettamo e quindi, davanti all'invito di essere ordinato, gli diciamo: "Che ne dici se
io e te adesso mettiamo a posto i giochi?".
Diventerà allora una gara dove il premio finale sarà un bacio o una ruzzolata sul tappeto.
Questo tornare sui banchi di scuola è un'esperieza che tutti i genitori dovrebbero fare perchè si può arrivare dove si desidera arrivare con se stessi, con cli altri, con i propri figli. Avere un rapporto sereno, tranquillo, non solo per se stessi ma per i nostri figli, in modo che non ricordino una mamma sempre assillante, isterica e nervosa.
Vivere invece positivo, trovare quella sinergia da cui il pensiero, l'emozione e il comportamento possa innescare solo benessere nei rapporti in cui apprezzare se stessi e gli altri può solo farci sentire OK, grazie a Berne, e se IO SONO OK, ANCHE TU SEI OK!
Infine...una "carezza" speciale a Vestilia De Luca...
"Grazie per averci fatto aprire gli occhi nel difendere i nostri diritti con fermezza senza sentirci in colpa quando se ne approfittano e per aver riaperto il libro delle nostre emozioni!"